Vino Barricato: Significato e caratteristiche

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Parlando con amici hai sentito che parlavano del famoso vino barricato. Ma cosa significa questo termine? Non preoccuparti, ci siamo noi a spiegarti tutto sul vino in barrique. Cos’è una barrique, la sua storia, perchè si utilizza e quali sono le differenze con altri tipi di affinamento.

Vino Barricato, qual è il significato

Il Vino barricato è un vino che ha subito un affinamento di diversi mesi in piccole botti. Il termine barricato deriva dal francese “barrique”. Una barrique per poter essere definita tale deve avere determinate caratteristiche.

Le botti di barrique sono solitamente di quercia francese o di quercia bianca nordamericana. Il tipo di legno è fondamentale. Infatti a seconda del legno usato il vino acquisirà determinate caratteristiche piuttosto che altre.

Vino in barrique

Inoltre la barrique di bordolese contiene 225 litri di vino mentre una di Borgogna ne contiene 228. Per avere le loro speciali caratteristiche, le assi di legno che formano la botte devono prima essere asciugate. I metodi sono due:

  • In forno;
  • All’aria aperta.

I maestri bottai preferiscono asciugare le assi di legni all’aria aperta, in modo tale da eliminare il più possibile funghi e batteri dannosi. Fatto ciò le assi possono essere piegate ed è qui che la barrique prende la sua forma arrotondata. Ultimo passaggio ma fondamentale, la botte viene tostata. Può essere tostata in modo dolce, medio o forte e questo influenzerà i profumi dei vini che ne verranno contenuti. Note di cacao, di frutti rossi o di vaniglia: spesso ciò deriva proprio dalla barrique.

Scopri tutto su cos’è una barrique nel nostro approfondimento.

Fermentazione e Affinamento vino in barrique

Adesso che abbiamo le nostre piccole botti, il vino viene versato al loro interno e inizia la Fermentazione e l’affinamento vino in barrique. É qui che il vino assorbe alcune delle sue caratteristiche predominanti.

Durante la fermentazione i lieviti trasformano gli zuccheri in alcol e anidride carbonica. Ci sono diversi tipi di lieviti, anche se quelli che vengono utilizzati solitamente nei vini naturali sono i lieviti indigeni.

Una volta terminata la fermentazione, inizia l’affinamento. In questo periodo di tempo, che può durare alcuni mesi o anni, il vino riposa e invecchia. Infatti il legno è un materiale traspirante e poroso, che dunque fa passare un minimo quantitativo di ossigeno. Se hai sentito che un vino in barrique invecchia, è dovuto a questo processo.

In definitiva è nella fermentazione e nell’affinamento che la barrique fa davvero la differenza rispetto ad altre recipienti e botti.

Possono essere affinati tutti i tipi di vini. La barrique è comune in molte zone dello Champagne e della Borgogna.

Differenza tra vino barricato e non

Adesso arriviamo alla domanda scottante e che determina davvero il significato di vino barricato o in barrique. Quale è la differenza tra vino barricato e non? La risposta è semplice ma al tempo stesso piena di sfaccettature, proprio come il vino.

Le differenze sono tante e in tutti i sensi. Vediamole nello specifico:

  • Alla vista, il colore dei vini barricati è sicuramente più chiaro. Ad esempio, un vino rosso in barrique tende a guadagnare luminosità e colore;
  • All’olfatto, i profumi possono essere valorizzati e impreziositi. Aromi tostati, esotici, di bosco. A ognuno il suo;
  • Al gusto, alcune caratteristiche possono essere esaltate ed amplificate. Sentori di cacao, di pesca o anche floreali sono solo alcuni esempi.

C’è da precisare che però ogni barrique fa storia a sè. Infatti il vino acquisisce determinate caratteristiche dalle piccole botti in base al tipo di legno usato, alla sua asciugatura e alla sua tostatura. Gli enologhi e i vignaioli infatti scelgono il tipo di barrique in base a come vogliono indirizzare i loro prodotti vinicoli.

Differenza tra barrique e tonneau

Come già anticipato in precedenza, ci sono molti tipi di botti e recipienti. Quelli più utilizzati, specialmente in Francia, sono la barrique e il tonneau. Ma quale è la differenza?

Il tonneau, a differenza della barrique, può contenere dai 520 litri ai 1010. Dunque è molto più capiente. Le sue doghe sono più spesse, dai 35mm ai 40mm.

L’invecchiamento vino in barrique è relativamente breve (anche alcuni anni), a differenza del tonneau che è specifico per invecchiamenti davvero lunghi. Questo a causa della sua capienza e della sua ossigenazione lenta.

Un’altra differenza tra barrique e tonneau è che i vini barricati acquisiscono più aromi, specialmente di tostatura.

Storia del vino in barrique

La storia della Barrique è molto interessante e viene davvero da lontano. Pensate che i primi ad utilizzarle furono i celti, migliaia di anni fa! In quegli anni sembra che venisse usata solamente come contenitore per provviste o prodotti agricoli. Dunque non venivano affinati vini in queste piccole botti.

Dopo i celti furono i romani a fare un utilizzo intensivo. Pensate che i romani le preferivano, in molte regioni dell’Impero romano, alle ben più famose anfore. Furono loro i primi a travasare il vino in barrique di legno tostate a caldo, anche se non sembra per affinarle ma solo per trasportale. Anche i galli si servirono delle barrique, confermando la bontà delle caratteristiche di queste botti.

É solo nel XVII secolo che si ha l’esplosione definitiva del vino in barrique. Infatti grazie ai sempre maggiori scambi tra Francia e Inghilterra e tra Europa e Stati Uniti, il vino veniva traportato in queste botti. Ancora oggi è uno dei sistemi più utilizzati nelle zone vinicole della Francia. I nostri avi si accorsero allora che se il vino rimaneva per diversi mesi dentro le barrique, assumeva nuovi aromi e sapori. Ed ecco che siamo arrivati ad oggi, che il vino barricato viene considerato un’eccellenza.

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